COMITATO VOCI VERE VITTIME DELLA BASSA MODENESE
Luca Benatti

CHE COS' E' VELENO ?
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Commento al Post Voci Vere del 19/07/2021
Se il signor Pablo Trincia avesse voluto pubblicare un romanzo , nel sottotitolo non avrebbe scritto “una storia vera”. Già con queste tre parole ha dato una direzione precisa a quanto voleva far arrivare ad un pubblico vastissimo, frutto dei suoi anni di “giornalismo rampante” in varie trasmissioni e su varie reti televisive. L’intento è stato detto chiaramente ed ha un solo imperativo: screditare quanti hanno ,a diverso titolo , dato la propria parte in quella che viene definita inchiesta , ma che in realtà è molto di più . Ma per I più avvezzi Pablo Trincia non è il primo che si avventura nel solco del discredito cercando di mistificare fatti e avvenimenti. Qualcuno ricorderà di una pubblicazione uscita dopo la morte di don Giorgio Govoni. Ne vennero pubblicate diverse migliaia di copie. Esse contenevano il racconto fatto in parte attraverso la pubblicazione di atti processuali ( quelli che facevano comodo alla tesi ) e il racconto di parte che naturalmente era tutto a favore delle famiglie d’origine. La tesi era sempre quella di una clamorosa storia inventata. Il libro fu ritirato da tutto il territorio nazionale e distrutto. (Per la verità alcune copie esistono ancora , forse nelle mani sbagliate) e hanno molte similitudini con lo scritto del nostro. Quello che dobbiamo constatare è che la puntuale e lucida ricostruzione sia dei fatti , sia del corso temporale degli avvenimenti è per “pochi” che si sono avvicinati con la volontà genuina di voler conoscere, tutto il racconto ( che per le vittime , anche se adulte , è ripercorrere con sofferenza una parte della propria vita , una parte devastante della propria vita) . Dico pochi perché tali sono rispetto alla forza propagandistica di chi ha tutti gli strumenti per imbonire l’opinione pubblica. E soprattutto ha le “spalle coperte “. Chissà se un giorno potremo conoscere chi sta dietro tutto questo. Per intanto speriamo che i pochi siano lievito per arrivare a scrivere il primo capitolo di “VERITÀ “
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Commento al post Voci Vere del 05/07/2021
Commentare è quantomeno imbarazzante. Imbarazzante per le persone che fanno del giornalismo un mestiere onesto . È evidente che il “giornalista” viene meno a quelle che sono le regole deontologiche di questo lavoro, prendendo decisamente la parte di una fazione , rendendo unica verità ciò che viene asserito da questa. È altrettanto evidente la volontà di questo presunto “giornalista “ di erigersi a giudice unico e definitivo, sempre “sua” la volontà e la presunzione di orientare l’opinione pubblica in un un’unica direzione , con la certezza di scardinare sentenze passate in giudicato. È imbarazzante dover prendere atto che un presunto “giornalista “ si permetta di parlare di persone e sottolineo persone, che non conosce, di cui non conosce il percorso personale e professionale ( mi riferisco espressamente alle famiglie affidatarie) facendo proprie affermazioni di altri, assunte a verità di giudizio. Ritengo che i comportamenti tenuti dal “giornalista “ descritti nel presente comunicato stampa(presentarsi dal nulla con un registratore, chiedendo di parlare degli abusi subiti da bambino) siano lo specchio di come questo “ professionista” sia capace di ottenere tanto risalto. Detto questo rimane una domanda e una sola a cui dare risposta: per chi , e per quale interesse non pronunciabile, sta lavorando questo “giornalista”
Chi in tutti questi anni ha cercato di vanificare il lavoro delle procure, dei magistrati che hanno seguito e sentenziato ( questo è il loro lavoro) ….. che ha dipinto psicologi e assistenti sociali come visionari e suggeritori di storie incredibili, rovinando carriere e rendendo la vita impossibile, colpendo a più riprese le famiglie affidatarie accusandole di essere complici… mettendo in discussione il lavoro degli amministratori ( che avendo a cuore il bene dei bambini) hanno messo a disposizione mezzi e competenze. E non sto parlando delle cose successe ultimamente, ma di ciò che è stato fin dall’inizio….. e le stesse “intelligenze “ sono le stesse che hanno messo in relazione le due inchieste , che come è già stato ben detto e spiegato nulla hanno in comune.
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