top of page

TESTIMONIANZA                  N. 2      

Ora sono una ragazza di 30 anni, felice e riconoscente per la famiglia e gli affetti che mi circondano. Sono passati più di diciott'anni dal quel lontano 1998 quando fui allontanata da un contesto familiare marcio e che provocava a me, a mio fratello, e ai miei cugini così tanta sofferenza; però, io non ho dimenticato nulla, ricordo tutto e non potrò mai dimenticare. Ricorderò sempre le violenze sessuali subite dai genitori e familiari biologici, ma soprattutto il dolore che il mio corpo subiva e che i miei occhi vedevano. E non potevo stare impassibile davanti al perpetuare di atti violenti commessi dai miei genitori e familiari biologici. Io, mio fratello e i miei cugini non avevamo commesso nulla di male per dover sopportare tutto quel dolore, nessun bambino dovrebbe mai e poi mai subire ciò che abbiamo subito noi. Così decisi di parlare: presi tutto il coraggio che potevo avere e iniziai a parlare. La gioia più grande fu sapere che prima mio fratello e dopo qualche mese anche i miei cugini furono allontanati per sempre dai loro familiari. Ora il dolore è passato, ma la cicatrice è rimasta e rimarrà. E finché gente senza scrupoli e senza alcun rispetto parlerà e dirà solo falsità su questa triste vicenda, le mie cicatrici continueranno ancora a fare male. Per questo motivo, abbiate rispetto del nostro presente e del nostro futuro: basta parlare, lasciateci vivere la vita che ci siamo costruiti!

bottom of page